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Che relazione intercorre tra l'arte e il mondo reale? Esiste una differenza tra un'opera d'arte e la sua copia? Cosa distingue uno spartito musicale, l'abbozzo di un pittore e lo schema di un impianto elettrico? Un dipinto può rappresentare fedelmente un oggetto o è solo uno dei suoi tanti nascondimenti? In questa raccolta di saggi, animati da un progetto unitario, Nelson Goodman affronta i temi principali della filosofia dell'arte: il rapporto tra rappresentazione e realtà, il potere espressivo di immagini e simboli, i requisiti essenziali dell'esperienza artistica. A differenza di tutti gli altri tentativi di elaborare un'estetica generale, quest'opera, divenuta un classico della scuola analitica, muove da un orizzonte logico ed epistemologico, indaga il nesso tra le arti e il loro medium linguistico e assume la riflessione sul linguaggio come prospettiva di ogni riflessione estetica. Goodman giunge così a una classificazione inedita delle arti, delineando una teoria generale dell'attività simbolica: l'atteggiamento estetico è l'azione del soggetto che reagisce all'opacità dell'arte, all'impossibilità di stabilire un nesso tra simbolo e referente, concentrando tutte le facoltà umane sul simbolo stesso. La rappresentazione, che dipende dalla percezione e di conseguenza dal soggetto che guarda, equivale a una sistematizzazione degli oggetti, e non alla loro semplice imitazione.